venerdì 16 febbraio 2007

Il Matrimonio del mio migliore amico

Diciamo che il tonfo della mia caduta è stato un po' più dignotoso di quello della protagonista del film, solo perchè quando mi è stata comunicata la "lieta notizia" mi trovavo su un autobus ed il terrore di fare una pessima figura è stato più forte del mio mancamento!
Ne è passato di tempo da allora, ma vale la pena ricordare quanto sto per raccontarvi.
Parecchi anni or sono incontro un giovane in carriera davvero davvero interessante, ma...fidanzatissimo!
Dunque per questo suo "neo" che così piccolo io non ho mai ritenuto, il giovane davvero davvero interessante è stato "nominato" per citare una frase che già da qualche anno siamo abituati a sentire il giovedì sera in Tv.
Nulla, tuttavia ci vietava di essere amici!
Ma voi credete all'amicizia tra un uomo ed una donna?
Io non so darvi una risposta!
Soprattutto quando le telefonate diventano troppo frequenti, per due amici, poi quotidiane, poi non bastano più e si passa alle cene, ai chilometri fatti per vedersi (si viveva OVVIAMENTE in due città diverse) anche solamente per un caffè o quattro chiacchere, alle giornate al mare, ai weekend fuori con altri amici, ai viaggi, o meglio agli inviti per i viaggi, quelli lunghi, quelli veri!
E poi un giorno tutto ad un tratto è un uomo libero ed io non so che fare, nè che dire, nè che pensare!
Temporeggio, cerco di studiare, capire cosa possa esserci tra noi ma non trovo mai una risposta!
Mi dileguo, non riesco neppure ad essergli amica. Io ne ho paura!
Tuttavia credo sia favoloso sentire il suo cercarmi spesso se non sempre, il suo volermi vicino.
Ma io non riesco a capire in che modo mi voglia vicino.
Mi chiudo a questa idea e non riesco mai a fare chiarezza.
Rimango "in bilico tra santi e falsi dei"...
Finchè non arriva lo scontro finale.
Ci troviamo dopo mesi in cui ci si era un po' persi di vista (a causa mia, lo ammetto) e, complici la notte e roma che "fa la stupida" alla sera prendiamo il discorso "noi" e parliamo, parliamo, parliamo all'infinito senza mai arrivare a nulla.
Io sono il muro tra noi!
Un muro che nessuna rivoluzione farà mai in tempo a rompere, un muro che lo ha allontanato da me per sempre.
Dopo mesi di costanti telefonate e sms che ricevevo tutti i giorni crolla il silenzio e con questo il destino gli presenta una giovane donna!
So da amici che si frequentano, poi dopo mesi arriva una telefonata: "Sono in metropoli con lei, vorrei che la conoscessi! Vorrei un tuo giudizio!"
Sorpresa e direi interdetta acconsento. La incontro e lei, carina come una Barbie mora mi dice che è contenta di dare finalmente un volto a tante emezioni ed aggiunge "So che lo sposerò!".
Io accenno solo ad un sorriso e taccio!
La serara passa in un imbarazzo indiscreto.
Arriva Natale e un freddo sms con la firma di coppia. E' il bis anche a Pasqua!
E un caldo giorno di maggio (ironia della sorte, esattamente lo stesso giorno in cui, tre anni prima io e lui ci eravamo conosciuti) il mio cellulare squilla e dall'altro capo arriva la ferale notizia:
"Mi sposo! Volevo fossi tra i primi a saperlo!"
Come la protagonista del film ho anche io il mio disorientamento. Non cado per terra per le ragioni di cui sopra e come lei rimpiango di avere perso, per ottusa freddezza, paura ed insicurezza, una persona che in fin dei conti stava proprio bene sulle mie corde.
Ma a differenza di Julia Roberts, mai ho tentato di sottrarlo alla sua donna nè ho accettato di essere tra gli invitati!
Adoro il fair play verso gli altri e verso me stessa!
 
posted by La G. di Gatta at 15:12, |

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