venerdì 27 aprile 2007

Restyling

Con l'arrivo dell'estate anchele streghe optano per il cambio di stagione!
Ecco a voi la nuova versione del layout del nostro sito!
A domani per uno dei miei arconti.
 
posted by La G. di Gatta at 20:46, | 1 comments
sabato 21 aprile 2007

Tutti al mare, tutti al mare....

Finalmente è arrivata!
Beh, quest’anno forse non se n’è mai andata!
E’ estate!!!!!!!
Stamani sono uscita qualche minuto, qui nel quartiere per un giro di rifornimento scorte alimentari e tornata a casa ho visto che il mio viso era arrossato dal sole.
Effettivamente fuori era tanto caldo, da manica corta, anzi direi già da spiaggia.
Assolutamente energizzante sentire la brezza mite sul volto; piacevole indossare obbligatoriamente gli occhiali da sole per evitare di stringere gli occhi per l’intensa luce; foriere di buon umore le lunghe ore di luce che ci rendono più attivi, produttivi e operativi.
Tirate le somme ho così deciso di iniziare a progettare i miei weekend al mare.
Altro che poltrire a letto fino alle 12.00!!!!!!!
Meglio poltrire in spiaggia e gustare il sole sulla pelle (ovviamente con le dovute creme protettive)!
E ovviamente ho iniziato a viaggiare di fantasia!
E ti immagini le spiagge caraibiche, le lunghe distese di sabbia e d’acqua, il paradiso delle isole croate con quell’intensità da fiaba o le rocciose coste e le fatate insenature della Sicilia, i suoi colori, gli odori, la nitidezza del suo cielo, le boucanville che adornano le sue case di mare e le spinose piante di fichi d’India che accompagnano le strade.
Ed è lì che vorresti essere ogni volta che guardando il sole sentendo quanto è caldo voli di fantasia, (ed è meglio che continui a sognare di essere là tutte le volte che invece sei costretto al litorale romano).
Gli aerei, le vacanze, le creme abbronzanti, le calde sere fuori, le candele accese sui terrazzi, le feste.
La città che piano piano si svuota…e trovare parcheggio che diventa sempre meno un miraggio.
Le passeggiate in bicicletta.
Le gite fuori porta alla domenica: sul lago, in campagna, in collina.
La gente che ha più voglia e più possibilità di conoscere altra gente.
L’euforia di nuovi incontri.
Il corpo che si riattiva e riprende vita, si abbronza, si modella al sole…
…ecco…il corpo che si modella…il sole…le spiagge…
…LA PROVA COSTUME!!!!!!
Dunque comincia il nuovo piano settimanale.
Palestra almeno due volte alla settimana.
Corsetta al sabato mattina prima di andare in spiaggia.
Assoluto divieto di dolci e triste riduzione di carboidrati.
Bere tanta acqua ed incentivare l’assunzione di frutta e verdura.
Raggiungere il posto di lavoro a piedi tutte le mattine: 6 km e cocci circa, tempo stimato 1 ora e 10 minuti (controindicazioni: forte stanchezza prima di cominciare…da evitare assolutamente al lunedì).
Sarà dura ma malgrado queste stressanti sollecitazioni mi sento pronta e frizzante più che mai a cominciare una nuova stagione estiva che stando al Meteo si prospetta assai lunga e calda.

Beh, menomale che c’è l’aria condizionata!!!!!
 
posted by La G. di Gatta at 08:42, | 0 comments
domenica 15 aprile 2007

E' tutto vero...anche di più!

Questo è un post in prestito!
Non l'ha scritto nessuna strega.
Ci è stato inoltrato per mail, una di quelle a catena, ma è talmente vero che vale la pena aggiungerlo ad uno dei nostri post.


Lo scopo di questa missiva é quello di rendere giustizia a una generazione, quella di noi nati negli anni ’70.

Noi non abbiamo fatto la Guerra ma dai fatti del Kosovo, l’Afghanistan, l’Iraq abbiamo imparato cosa sia. Non abbiamo visto lo sbarco sulla luna, né votato il referendum per l'aborto ed eravamo troppo giovani per capire cosa fossero gli anni di piombo e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Spagna ‘82.
Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e coloro che verranno dopo di noi.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avutotutto, e nessuno glielo dice.

Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a un due tre stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori. A stimolare la fantasia, a farci leggere le fiabe prima di dormire.Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; lanostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle .Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati e gli ultimi a fare la Maturità.

Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors,Twin Peaks e Beverly Hills. Ma malgrado ciò la televisione era più decente di adesso: non ti insegnava ad essere insolente né ti imponeva Amici o il Grande Fratello.
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Si giocava con il Crystal Ball, le sorprese del Mulino Bianco, i mattoncini Lego a forma di mattoncino. C'erano i Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, Mila e Shiro, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore.

Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro cone Co. CO. CO.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli che hanno gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, siamo la generazione di Bim Bum Bam, e del Drive-in.Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, ad avere assistito alla nascita ed al ritorno di Duran Duran e Take that. Ci siamo emozionati con Superman, ET.Masticavamno le Big Bable e al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero comeresto.

Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi:
viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag. Non avevamo porte con protezioni, o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.Non c'erano i cellulari, usavamo i telefoni a gettoni. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine.Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevonoanchei cani!

E le ragazze non si conquistavano in una chat ma giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità e ballando i lenti del Tempo delle mele scanditi dai cambi coppia del gioco della spazzola.

Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.

Tu sei uno di nostri?Congratulazioni, perché sei tra chi ha avuto la fortuna di crescere come un bambino ed avere genitori che sapevano urlarti, sgridarti, sculacciarti se il caso, ma anche amarti, proteggerti e coccolarti come si deve e professori degni di questo nome, che sapevano insegnare non solo nozioni di scuola ma di vita.
 
posted by La G. di Gatta at 15:26, | 1 comments
venerdì 13 aprile 2007

venerdì 13 e altre sciagure numeriche

Siete superstiziosi? Per voi un numero non vale un altro e pensate che possa influenzare in modo negativo o positivo l'andamento della vostra vita? Avete trovato un antitodo a questo venerdì 13? Scommetto che anche chi non da molto peso alla "numerologia" la nota comunque una data del genere, magari non ci crede ma la nota questa micidiale accoppiata proposta dal calendario. Per noi italiani la superstizione è, come dire, genetica. Ma tutto sommato non penso che gli italiani siano i più superstiziosi del mondo. Mi sa che questo primo posto spetta di diritto al popolo conese. Durante il mio recente viaggio nell'ex impero celeste ho avuto modo di vedere quanto la superstizione sia quotidianetà e come sia stata addirittura determinante nella creazione della civiltà cinese. La superstizione in Cina ha intriso tutto e le norme e le tradizioni si sono modellate su queste credenze che informano ogni campo dall'architettura all'arredamento, all'abbigliamento ai rituali religiosi e sociali. Nella sfilza di superstizioni di tutto il mondo i numeri hanno sempre un posto d'onore. L'uomo è stato sempre attratto dalle possibilità, quasi magiche, dei numeri che si possono combinare e dare soluzioni, si possono sottrarre e dividere, addizionare e moltiplicare, mutare e rimanere sempre uguali. Mi ricordo che quando andavo a scuola e iniziai a fare i "conticini" ogni volta che conoscevo un nuovo numero lo abbinavo mentalmente ed inconsciamente ad un colore e per me i numeri sono sempre rimasti così colorati. Ho scoperto poi che c'è chi li abbinava addirittura a dei sapori. Insomma se un numero esercita così tanto fascino su bambini di seconda elementare figuriamoci cosa può succedere in secoli e secoli di storia e cultura. Senza contare poi che ognuno di noi elabora secondo il suo personalissimo sentire e le sue personalissime vicende un elenco di numeri simpatici o antipatici, che pertano male o portano bene nel suo microcosmo.Ma l'attribuzione di un potere di influenza negativo o postivo che sia si genera incrociando tantissime componemti che variano però da popolo a popolo, da posto a posto. Prendiamo il 13 e il 17 come esempio: nella nostra tradizione essi incarnano il numero fortunato per eccellenza e il numero della jella nera. Bè per un cinese significano relativamente poco. I numeri davvero sfortunati che sarà bene evitare se volete una vita felice sono il 4 e il 7. Curioso no? Pensate al "nostro" 4: un numero forte e positivo. In esso sembra potersi sintetizzare il nnsostro spaziofisico e spirituale: 4 i punti cardinali, 4 le virtù teologali e cardinali, 4 i Vangeli, 4 i fiumi del paradiso terrestere, 4 i cavalieri dell'Apocalisse ecc. Per non parlare poi del 7, numero mitico per eccellenza per cui gli esempi sono impossibili da enumerare completamete: 7 le meraviglie del mondo, 7 i vizi capitali, 7 0 volte 7 i peccati da rimettere, 7 le leghe degli stivali, i giorni della settimana, i colori dell'arcobaleno, le sorelle.... invece in Cina il 4 e il 7 sono numeri particolarmente infausti perchè si pronunciano con suono molto simile ai verbi arrabbiarsi e litigare. E' come se il significato delle parole venisse assorbito dai numeri che diventano quindi latori di malcontenti e astio. Allora un numero superiore a 4 come il 6 è già un numero positivo ma è soprattutto l'8 a rivestire il ruolo di super fortunato. Nel raddoppiare il malefico 4, in una sorta di computo algebrico (meno per meno uguale più) l'8 diventa quindi l'esaltatore della buona e propizia sorte. Sopra l'8 c'è solo un numero il 9 che è composto da 8 + 1 e che era ritenuto il numero imperiale, anzi rappresenteva l'imperatore stesso. I cinesi hanno tendenza a valutare i numeri entro la decina, per quanto ho capito i numeri superiori a 10 seguono più o meno le orme delle unità. Così anche la data di nascita è importante ma più importante è l'anno in cui si viene al monndo. L'oroscopo cinese prevede un segno unico che cambia ogni anno e che si ripete in un ciclo di 12 (numero straordinariamente importante sia per l'occidente che per l'oriente). Allora il calendario personale della vita viene regolato in base a date che coincidano il più possibile con giorni indicati come fausti. Quando due decidono di sposarsi (in Cina si celebrano per lo più matrimoni civili) si recano in comune per sbrigare tutte le pratiche burocratiche e ottenere la licenza di matrimonio ma questo sarà considerato valido solo a partire dal giorno scelto come propizio in cui ci sarà la festa con parenti e amici.( Il banchetto di nozze sarà il più fastoso possibile e anche in questo direi che tutto il mondo è paese).Capito? I ragazzi sebbene siano già marito e moglie aspettano il giorno indicato come fortunato per festeggiare e sancire così la loro unione. Il mercato delle automobil è uno dei settori in maggior crescita in Cina. Le macchine sonno ancora abbastanza costose per la media. Ma il vero problema non sta eseattamente nell'acquisto della vettura quanto nel riuscire ad ottenere la targa. Infatti ogni comune emette un munero limitato di targhe ogni anno e queste vengono vendute all'asta. Sembra che un milionario di Hong Kong abbia sborsato qualcosa come centomila euro per aggiudicarsi un'ambitissima targa con ben quattro 8! Forse la guida stava cercando di prendere all'amo questi sprovveduti turisti occidentali ma avendo visto un po' la situazione credetemi, c'è da crederci! Insomma superstiziosi vedete un po' se potete trovare un aiuto nelle teorie orientali. D'altronde anche la saggezza di casa nostra con il filosofo Benedetto Croce che viveva a Napoli e quindi di superstizioni se ne intendeva benissimo e che soleva dire: "non è vero ma ci credo" può darvi una mano. E se i numeri proprio non bastano a cambiare la vostra vita non rimane altro che la solita,vecchia, faticosa ricetta di sempre: rimboccatevi le maniche e... buon lavoro!
Alice in the numberland
 
posted by Alice at 15:44, | 2 comments
venerdì 6 aprile 2007

Un tuffo dove l'uovo è più cioccolattoso


...Ricalcando il un tuffo dove l'acqua è più blue del grande Lucio...

Le streghe augurano una golosa Pasqua a tutti!!!!!!
E che ogni uovo scartato sia foriero di una sorpresa dolce e buona come il suo involucro!
 
posted by La G. di Gatta at 10:08, | 3 comments
giovedì 5 aprile 2007

Scapoli d'oro e meste zitelle

L’altro giorno un importante settimanale poneva questa domanda: perché le donne mature non sposate vengono appellate “zitelle” mentre gli uomini della stessa età e condizione sono ancora “scapoli appetibili”?
Beh? E poi continuiamo a sostenere che non debba esistere un Ministero per le Pari Opportunità?
Che le donne hanno ormai in tutto pari diritto e doveri? Che hanno raggiunto la parità assoluta dei sessi?
Ma quando mai???????
Questa inchiesta lo dimostra apertamente!
Le donne, ahimè non c’è ’68 che tenga, sono ancora considerate categorie inferiori!
Perché per loro c’è un triste ed inesorabile orologio biologico; perché quando i primi capelli imbiancano il loro aspetto diventa sciatto; perché se si è over trentacinque e si è ancora single per tutta una serie di ragioni che questo post non intende sindacare si è tagliate fuori e bollate con un marchio di “attempate”.
Ecco gli esempi.
Fai l’hostess di volo? Alle prime rughe già il tuo posto comincia a vacillare!
Sei un’insegnante di liceo? I tuoi alunni, e soprattutto le tue alunne, cominceranno con le perfidie sul tuo essere “out”!
Sei una diva TV? Hai l’obbligo del lifting preventivo!
E ora analizziamo gli stessi identici casi da un punto di vista tutto maschile.
Fai lo steward di volo? Alle prime rughe rimani al tuo posto e anzi la divisa ti dona ancora di più!
Sei un insegnante di liceo? Classico mito di Elettra: le tue alunne ti vedranno come l’uomo maturo strafico e i tuoi alunni ti idolatreranno immaginando di essere come te alla tua età.
Sei un divo TV? Avrai al tuo fianco l’ultima Miss appena maggiorenne.
E allora? Vi sembra equo e giusto?
E c’è di più!
L’uomo sale e pepe ha un alone di fascino in più, piuttosto che una spenta patina di tempo.
Quello con qualche solco sul viso è un uomo maturo che ispira protezione e che mantiene ancora il suo quid di gradevole e attivo testosterone.
Chi è over “anta” ed ha già uno o più matrimoni alle spalle ma ha ancora voglia di “rifarsi” una vita è uno che si sa mettere in gioco.
Chi invece è over “anta” e non si è ancora sposato è un fascinoso e tormentato intellettualoide ribelle votato all’affermazione delle libertà individuali.
E se tutto ciò si riferisse ad una donna?
Ecco come sarebbe.
La donna con qualche ciocca “impolverata” sente il peso del tempo, il passare costante dei giorni.
Quella con qualche rughetta in più smette anche di ridere perché si sa che le risate provocano le curve della pelle e impanicata comincia a dar credito agli ammiccanti spot di creme e oli rigeneranti.
Chi è over “anta” ed ha alle spalle uno o più matrimoni falliti è una donna altrettanto fallita.
Chi invece è over “anta” e non si è ancora sposata è una donna che ha qualcosa fuori posto.
Ora ditemi: vi sembra che nel 2007 tutto ciò sia ancora accettabile?
Uomini, volete aiutarci ad annullare questo odioso pregiudizio?
 
posted by La G. di Gatta at 14:23, | 1 comments