domenica 15 aprile 2007

E' tutto vero...anche di più!

Questo è un post in prestito!
Non l'ha scritto nessuna strega.
Ci è stato inoltrato per mail, una di quelle a catena, ma è talmente vero che vale la pena aggiungerlo ad uno dei nostri post.


Lo scopo di questa missiva é quello di rendere giustizia a una generazione, quella di noi nati negli anni ’70.

Noi non abbiamo fatto la Guerra ma dai fatti del Kosovo, l’Afghanistan, l’Iraq abbiamo imparato cosa sia. Non abbiamo visto lo sbarco sulla luna, né votato il referendum per l'aborto ed eravamo troppo giovani per capire cosa fossero gli anni di piombo e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Spagna ‘82.
Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e coloro che verranno dopo di noi.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avutotutto, e nessuno glielo dice.

Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a un due tre stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori. A stimolare la fantasia, a farci leggere le fiabe prima di dormire.Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; lanostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle .Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati e gli ultimi a fare la Maturità.

Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors,Twin Peaks e Beverly Hills. Ma malgrado ciò la televisione era più decente di adesso: non ti insegnava ad essere insolente né ti imponeva Amici o il Grande Fratello.
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Si giocava con il Crystal Ball, le sorprese del Mulino Bianco, i mattoncini Lego a forma di mattoncino. C'erano i Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, Mila e Shiro, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore.

Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro cone Co. CO. CO.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli che hanno gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, siamo la generazione di Bim Bum Bam, e del Drive-in.Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, ad avere assistito alla nascita ed al ritorno di Duran Duran e Take that. Ci siamo emozionati con Superman, ET.Masticavamno le Big Bable e al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero comeresto.

Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi:
viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag. Non avevamo porte con protezioni, o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.Non c'erano i cellulari, usavamo i telefoni a gettoni. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine.Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevonoanchei cani!

E le ragazze non si conquistavano in una chat ma giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità e ballando i lenti del Tempo delle mele scanditi dai cambi coppia del gioco della spazzola.

Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.

Tu sei uno di nostri?Congratulazioni, perché sei tra chi ha avuto la fortuna di crescere come un bambino ed avere genitori che sapevano urlarti, sgridarti, sculacciarti se il caso, ma anche amarti, proteggerti e coccolarti come si deve e professori degni di questo nome, che sapevano insegnare non solo nozioni di scuola ma di vita.
 
posted by La G. di Gatta at 15:26, |

1 Comments:

Anche se non appartengo alla generazione nata negli anni '70, ricordo molte delle cose elencate...soprattutto grazie anche ad una mitica serata casalinga in cui si è fatto il revival di tutto questo...ricordate?!?:)