lunedì 24 settembre 2007

UN'OSPITE

Care streghe, cari tutti gli altri,
vorrei dedicare questo spazio ad un’ospite e ad alcune sue dissertazioni su vari argomenti che sono sempre i primi in classifica nei nostri interessi. Lei è Luciana Littizzetto e queste sue pagine sono liberamente copiate e incollate in un word-collage dal suo libro “sola come un gambo di sedano”.


Brutta fuori
(dentro chissenefrga)

….farvi partecipi di alcune deboli (come peraltro mi si confà) deboli riflessioni.
Number one. Perché i nostri maschi si dimostrano implacabili nel giudicare le belle donne pubbliche pur dividendo spesso la vita con esemplari di femmine dallo charme e dall’avvenenza assai discutibili? “la Casta?ma dai bella quella lì? Ma ti prego! Ci ha tutti i denti storti!” Amoreeee… a me lo dici,che a 40 anni tengo ancora l’apparecchio di notte perché ci ho i canini al posto degli incisivi e un surplus impressionante di denti del giudizio? Ma se la Marini per te è obesa, la Falchi è troppo finta e la Schiffer è racchia, spiegami com’è possibile che a me tu rivolga anche solo la parola!
Number two. Le belle donne. Quando vengono intervistate non fanno che ripetere la stessa tiritera:quello che più mi fa soffrire è che gli uomini si fermino solo all’aspetto esteriore e non cerchino di vedere come siamo fatte dentro”. Ecco. A parte il fatto che, invece, in qualche modo che non sto qui a raccontare, ‘sto dentro non vedrebbero l’ora di perlustrarlo, care bellone, tranquillizzatevi! Non è che per noi, che siamo così così, la solfa sia tanto diversa. Vi posso assicurare che nessuno ci salta addosso per vedere come siamo fatte dentro visto che fuori lasciamo quel tantino a desiderare!
Number three. Quando un giornalista chiede ad una bella donna quali siano i suoi difetti è assolutamente certo che lei risponderà elencando i pregi. Tipo: “ho il difetto di essere troppo generosa”. Ma senti un po’ orgoglio dei manicomi…quelli sono pregi non difetti! Perché non racconti che sei scorbutica come una cocorita, ignorante come una capra e con un cervello elastico come un cicles masticato da ore?
Sarà come dice Gaber: “ognuno ha l’infinito che si merita”.



…..Ad una festa di compleanno mi sono avvicinata ad un mio amico che se ne stava annoiato in un angolo come in attesa si un pullman, e gli dico: “Pino come va?”
e lui: “stasera scogliera”.
“scogliera?”
“solo cozze”.
Crudele? No. Sincero. Smettiamola di credere che basti come siamo fatte dentro. Siamo noi che baciamo i rospi e quelli diventano principi. Non il contrario. Purtroppo.
 
posted by Alice at 04:00, |

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